Arcidiocesi di Cagliari
Decreto attuativo
In data odierna promulgo per la Diocesi di Cagliari il decreto attuativo relativo al documento “Orientamenti generali sul ruolo dei padrini e delle madrine” pubblicato dalla Conferenza Episcopale sarda in data 18 ottobre 2016.
Questi orientamenti, condivisi con i vescovi della Sardegna, esprimono il desiderio di accoglienza verso tutti, senza ignorare la differenza tra padrini e testimoni; richiamano le responsabilità specifiche dei padrini, delle madrine e quelle dei testimoni, e invitano ancora una volta famiglia e parrocchia ad un rinnovato impegno comune nei percorsi di iniziazione cristiana. Pertanto stabilisco quanto segue:
per la celebrazione del Battesimo al padrino e alla madrina sono riservati gli atti specifici previsti per loro dalla liturgia battesimale.
Per la celebrazione della Confermazione la prassi di appoggiare la mano sulla spalla del cresimando può essere evitata.
Sui libri parrocchiali devono essere registrati i nomi di padrino e/o madrina. I nomi dei testimoni devono essere trascritti nelle annotazioni dell’atto, similmente a quanto previsto dal canone 877. 1.
Durante la celebrazione e specialmente al momento in cui i candidati ricevono il sacramento, accanto a loro con padrini e/o testimoni, è da incoraggiare la presenza dei genitori ed altri membri della famiglia, per sottolineare l'impegno comune di accompagnamento dei loro figli nel cammino di iniziazione cristiana.
Circa all'età di 16 anni previsti per i padrini, si ribadisce quanto affermato dal dettato codiciale al canone 874,1,2. Analogamente si consiglia di utilizzare come criterio pastorale l'età dei 16 anni anche per il testimone. Il testimone, come ribadisce il documento degli orientamenti, esprime la vicinanza parentale, affettiva ed educativa nei confronti del battezzando cresimando.
Circa il nihil ostat da richiedere al parroco, resta invariata la prassi attuale per essere ammessi a svolgere il ruolo di padrino/madrina. Analogamente ciò vale per il testimone. Qualora non fosse possibile avere il nulla osta della parrocchia di appartenenza, almeno si presenti un autodichiarazione che indichi la volontà di svolgere tale compito con responsabilità e consapevolezza.
Questo decreto ha validità ad esperimento un per un triennio dalla sua promulgazione, ed entra in vigore dal primo marzo 2017. Attenersi alle norme stabilite sia negli orientamenti sia in questo decreto eviterà di dar luogo a confronti sgradevoli tra parrocchie, favorendo un cammino di maggior comunione nella Chiesa diocesana.
Cagliari, Curia Arcivescovile, 1 febbraio 2017
+ Arrigo Miglio
Arcivescovo di Cagliari